Dieta chetogenica: cos’è, cosa mangiare e chi dovrebbe seguirla
Dieta chetogenica: cos’è, cosa mangiare e chi dovrebbe seguirla
La dieta chetogenica è un regime alimentare studiato per favorire una perdita di peso massiccia, in quanto spinge l’organismo a bruciare i lipidi accumulati. Tale aspetto è favorito da una ridotta introduzione di carboidrati, i nutrienti che, normalmente, il corpo usa per ottenere energia. La sua efficacia è scientificamente provata, infatti, fin dagli anni ‘20, si impiega in ambito medico per curare differenti patologie o per favorire il dimagrimento veloce. Prima di intraprendere una dieta chetogenica è bene conoscere i suoi benefici e i suoi rischi. A tal proposito si potrebbe consultare un professionista in grado di fornire uno schema alimentare bilanciato, evitando di fare scelte sbagliate che potrebbero danneggiare il fisico.
Cos’è la dieta chetogenica?
La dieta chetogenica, come accennato, è un regime alimentare che riduce drasticamente i carboidrati, la fonte principale di energia per l’organismo. In tale situazione, quindi, il corpo è costretto a utilizzare meccanismi alternativi per poter svolgere attività fisiche e mentali.
Tra questi si annoverano:
• gluconeogenesi, un processo che porta alla formazione di glucosio partendo da vari substrati, come amminoacidi, etanolo, lattato, ecc.
• chetogenesi permette di ottenere energia impiegando le riserve di lipidi depositati nei tessuti e negli organi. Questo processo è quello su cui si basa una dieta chetogenica.
Per favorire la chetogenesi occorre ridurre di molto i carboidrati, ciò determina la formazione di corpi chetonici, delle molecole di scarto che vengono rilasciate nel circolo ematico. La loro concentrazione non deve essere eccessiva, altrimenti si potrebbe avere una modificazione del pH del sangue e alcune disregolazioni ormonali, ecco perché si sconsigliano altamente le diete “fai da te”.
Quali alimenti prediligere e cosa evitare per andare in chetosi
In una dieta chetogenica lo step principale è quello di ridurre la quantità di carboidrati assunti (pasta, pane, pizza, crackers, ecc.) che giornalmente si dovrebbero attestare in massimo 30 g; si consiglia di preferire quelli integrali i quali non creano picchi glicemici. È bandita anche la frutta che contiene zuccheri semplici, mentre le verdure sono concesse per un massimo di 200 g al giorno (una porzione).
La quantità di proteine si dovrebbe mantenere inalterata anche se si tratta, come visto in precedenza, di una fonte energetica per il corpo, per questo motivo, di solito, si tende a diminuirle. I lipidi, invece, sono soggetti a una imponente aumento.
Gli alimenti principali per cui si opta in un regime alimentare chetogenico si solito sono:
• carne
• pesce
• uova
• latticini in piccola quantità
• frutta secca
• oli vegetali.
In definitiva si tratta di una dieta ipocalorica che apporta all’organismo tra le 1200 e le 900 kcal al giorno. Data la selettività estrema dell’alimentazione che c’è in una dieta chetogenica, a volte, si consiglia di assumere degli integratori, per favorire l’apporto di vitamine e sali minerali.
È superfluo aggiungere che non si possono mangiare dolci o altri alimenti zuccherini, come i succhi di frutta o le caramelle. Invece si dovrebbe bere un buon quantitativo di acqua, ciò favorisce la depurazione del corpo e permette di evitare la stitichezza che si potrebbe presentare a causa della drastica riduzione delle fibre.
Come capire se si è in chetosi?
Lo stato di chetosi, normalmente, si raggiunge in un paio di giorni. Si può capire che si è giunti a questo obiettivo grazie alla produzione di corpi chetonici che si possono ritrovare:
• nelle urine, dove favoriscono anche l’eliminazione di sali minerali, come il sodio il potassio e il magnesio;
• nel sangue;
• nell’aria che si espira, in tal caso il fiato assume un odore caratteristico.
Tranne per l’ultimo punto, per rilevare tali evidenze, occorre fare esami specifici ma ci sono altri modi per capire se si è giunti alla chetosi. Nei primi giorni in cui si cambia regime alimentare si potrebbe avvertire un senso di spossatezza e mal di testa, nel momento in cui tali sensazioni vanno via vuol dire che il fisico si è abituato al cambiamento e sta producendo energia in un modo alternativo. Quando si raggiunge la chetosi si determina anche una riduzione del senso di fame perché i corpi chetonici diminuiscono la concentrazione di alcuni ormoni, come grelina, amilina e leptina.
Quando seguire una dieta chetogenica?
La dieta chetogenica dovrebbe avere una durata limitata, si parla di circa 21 giorni, in seguito, il professionista fornisce un regime alimentare sano, che coadiuvi ulteriormente la perdita di peso ma permetta al corpo di produrre energia a partire dagli zuccheri. L’attività fisica nel periodo di dieta chetogenica non è consigliata in quanto si ha un ridotto apporto energetico, ma ciò dipende dalle singole situazioni e dalle caratteristiche della persona.
Una dieta chetogenica non è adatta a qualsiasi individuo, coloro ai quali è consigliata sono:
• soggetti in sovrappeso od obesità grave;
• chi soffre di patologia epilettica;
• soggetti con diabete mellito di tipo II;
• chi ha una sindrome metabolica.
Alcune persone, invece, dovrebbero evitare questo tipo regime alimentare, si tratta di:
• donne in gravidanza o allattamento;
• chi ha un’insufficienza renale;
• soggetti troppo giovani;
• chi ha avuto un infarto;
• coloro che soffrono di diabete mellito di tipo I;
• chi presenta disturbi del comportamento, fa abuso di alcol o stupefacenti.
La dieta chetogenica è, senza dubbio, un regime alimentare valido che permette la risoluzione di problemi specifici esclusivamente modificando, per un periodo di tempo limitato, l’introito di nutrienti. Per ottenere un risultato, però, si alterano in maniera drastica i meccanismi corporei ecco perché, se la si vuole seguire, è bene evitare il “fai da te” e rivolgersi sempre a un professionista.
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